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Un anno di Pagellone 2017

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2018 08:53
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10/01/2018 08:45

9 gennaio 2018
[Modificato da TG8 10/01/2018 08:53]
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10/01/2018 08:48

2017: un sacco di gol!

E' sicuramente il numero dei gol (tanti) il motivo conduttore di questa 16a stagione del Latini's Grùp.
681!
Pensate non si segnava così tanto dal 2005, in quell'anno il bomber Luca Ponzio trainava il gruppo a quota 705, ma la stagione prima (2004) era il nostro attuale SuperBomber a farci stabilire il record di sempre: 803. E quindi non possiamo non partire da Enrico Gravina in questa disamina annuale, anche per la particolarità dei suoi numeri tondi raggiunti in questo 2017: capocannoniere con 90 gol, 1400 gol in carriera e soprattutto titolo di Imperatore con 500 presenze e visto che ha fatto 30 facciamo che 31 sono gli assist piazzati e 25 i pali colpiti, per scolpire ancora una volta il suo nome nella storia del Latini's Grùp.
Ma all'orizzonte del nuovo anno si affacciano nuovi contendenti in fatto di gol che già quest'anno hanno lanciato segnali ben precisi di rivalsa: Igor Dabija e Timotei Stan. 69 gol per il primo che ha interrotto la sua corsa vincente per i motivi che sappiamo, 53 per il secondo la cui media gol è però la più alta di tutti ma che soprattutto ha fatto valere il suo gran tasso tecnico aggiudicandosi, con la spaventosa media voto 6,758, il titolo di miglior giocatore del Latini's Grùp nonché rivelazione dell'anno e, a proposito di gol, si è aggiudicato anche il titolo di equobomber, ma solo di un soffio rispetto a Marco Gilardoni che ha contrassegnato invece la sua stagione con 48 gol, 15 assist ma una serie di prestazione altalenanti che lo collocano al penultimo posto della fascia gialla (mv 5,788), comunque a distanza di sicurezza dal Pippero che fin dalle prime battute del 2017 aveva un indiscusso padrone. Già, perchè nonostante i 31 gol e gli 8 assist, Nico Roman bissa con la mv di 5,483 il titolo di Pippero per il suo modo sciistico di interpretare il calci8. Chi invece sa come stare in campo a servizio della squadra è senz'altro Valentin Hrubraru: 33 gol, 9 assist e soprattutto un onorevole 4° posto in fascia gialla (mv 6,361).
L'aver citato i sei calciottari suddetti non è stato un fatto casuale, ma puramente voluto perchè in quest'anno scandito a ritmo di gol, loro sono i primi sei della classifica marcatori dove possiamo notare come 4 su 6 sono rumeni, perchè ad incrementare questi numeri da record sono stati proprio i gol arrivati dall'est, tanto da passare da un 34% del 2016 al 50% attuale. Belle cifre per questi ragazzi che negli ultimi anni hanno dato un contributo importante per dare continuità alla storia del Latini's Grùp... anche se dal punto di vista tattico e del gioco di squadra sono ancora dei diamanti grezzi dalle grandi potenzialità da affinare.
Ed è proprio in questa anarchia tattica che dobbiamo cercare le ragioni di questa emorragia di gol, perchè di certo non è ai nostri portieri che possiamo imputarla. L'altra nota (lieta) di questo 2017 infatti, è che dopo 7 anni per la prima volta non abbiamo mai giocato col cambio in porta. Per questo ringraziamo tutti quei calciottari di “campo” che sporadicamente si sono sacrificati tra i pali, le comete come Paolo Farina e Sergio Mauro ma soprattutto i 6 portieri che si sono alternati a difendere i pali del campo 5. Su tutti Ionut Hrubaru, il migliore (mv 6,597), secondo nel Pagellone ma primo allo sprint finale nella classifica a punti e prestazioni sontuose sparse per tutto l'anno con picchi (7,900) impressionanti. Altra nostra certezza in porta è stato Marius Stancu (mv 6,103) che ha vissuto di alti e bassi, ma che col passare delle giornate ha acquisito sempre maggior sicurezza. Solo loro due sono rientrati in fascia gialla, gli altri (Coppotelli, Iacocagni e Bunghez) hanno collezionato meno di 10 ma preziose presenze. Ultimo arrivato Timotei Mormeci, 4 partite, 2 in porta con una media di 7,050... e niente male anche in campo (4 gol)... insomma un calciottaro universale che potrebbe essere il crack della prossima stagione. Se abbiamo ringraziato chi è stato “portiere per una notte”, come ogni anno è doveroso un “grazie” generale a tutti i calciottari che, anche se per poche notti, hanno permesso di completare la famigerata lista dei 18. Sono stati ben 28 i nuovi esordi, alcuni estemporanei, altri più costanti ed altri freschi freschi del post-estate che si sono ripromessi aficionados 2018.
Tra gli esordienti, oltre ai già nominati Stan ed Igor, siamo passati dall'indecifrabilità di Proca (mv 5,867), le cui prestazioni vanno dalla sostanza di Tutu all'inconsistenza di Roman; dai piedi garbati, ma non del tutto ancora espressi, di Todino (mv 5,770), alla forte personalità tecnica Novac e Muscalu, per approdare al miglior difensore dell'anno: Liviu Trifan (mv 6,309), un vero e proprio furetto della fascia capace di coprire e ripartire come pochi. Ma se Liviu nel finale di stagione ha avuto un lieve calo, un altro esordiente ha dimostrato che là dietro la dirà lunga il prossimo anno: Doru Rusu (6,517), il migliore di dicembre.
Difensori, spesso merce rara e preziosa quest'anno, tanto da essere le prime scelte nelle conte. A proposito delle conte: una bella novità della Costituente, oltre a quella epocale del cambio di orario (dalle 22:00 alle 20:30).
Tornando ai difensori, scorrendo il Pagellone, ce ne sono eccome, e anche di qualità come Mihai Pulbere (mv 6,115) e Sorin Mistreanu (mv 5,947) entrambi massicci e dirompenti e con la voglia, a volte un po' brancaleonica, di andar a cercar di incidere in avanti, oppure Petru Beres (mv 6,247) sempre affidabile ma che ha perso il senso del gol che lo aveva contraddistinto la scorsa stagione (Premio Equobomber): quest'anno per lui una sola marcatura, al contrario di Enrico Bucci (mv 6,206) e i suoi 9 gol con tanto di poker alla Ciro Immobile in una partita. Abbiamo poi l'inossidabile Elmore Renzoni, anche lui rientrato nei ranghi del calci8 dopo una lunga assenza (mv 6,164), uno dei pochi a non fare gol, mentre una firma sul tabellino ce l'hanno messa sia Massimo Buscema (mv 5,886) che Marco Orgiu (mv 6,000) sonoro protagonista nel finale di stagione grazie a qualche turno di lavoro finalmente favorevole. A proposito di “turnisti”, il cui lavoro determina le loro apparizioni al campo 5, faccio quattro doverose citazioni in ordine di classifica in fascia blu: Gabriele Giorgi (mv 6,280) con il dato non trascurabile della media/gol che lo vede al 4° posto assoluto; Giorgio Farina (mv 6,133), la cui sapienza tattica gli è stata riconosciuta col premio “Faro Illumante”; Gianluca Cianfoni (mv 5,771) a cui manca la continuità di calcare i ritmi del campo 5; e dulcis in fundo, e non solo in senso figurato, Pietro Toscani (mv 5,400) la cui tanta grinta in campo si tramuta spesso in caos tecnico-tattico.
Per chiudere il discorso sui difensori l'ultima citazione spetta a Rocco Schiavone (mv 6,300), libero che ama giocare a testa alta, vecchio stampo e anche vecchia volpe. E di vecchie volpi la fascia gialla ne annovera più di qualcuna, ovvero calciottari che, nonostante l'avanzar degli anni, con esperienza e tocchi sapienti ogni giovedì riescono a portare a casa la pagnotta, come Carlo Testa (mv 5,913) che riesce sempre ad essere utile alla causa; Claudio Budelli (mv 6,004) che nel repertorio ha anche un tiro niente male che gli ha permesso di siglare 27 gol in 26 partite; Marco Roscini (mv 6,329) la cui duttilità tattica e gestione del pallone gli ha permesso di collocarsi primo tra gli italiani nel Pagellone. Anche se qui è d'obbligo evidenziare l'annata da luna bianca di Sandro Di Giovanni (mv 6,483) che per sole due partite non è salito sul podio della fascia gialla in quanto oltre alla tecnica riesce ad aggiungere una tenuta atletica invidiabile.
Al terzo posto invece, e comunque con merito, c'è Lucian Tutu (mv 6,390) che pare abbia finalmente messo (quasi!) da parte le “orcodiscate” per lasciare spazio alla sua progressione e carisma da trascinatore. Di Giovanni e Tutu... quando parli di loro, della loro corsa, dei loro anticipi e dell'impegno che profondono, non può non venirti in mente colui che in fatto di corsa sul campo 5 ci mette davvero tutta l'anima e tutta l'energia fino alla chiamata si Salem, ovvero Max Borghese (mv 5,997), con l'unica differenza dai due è che lui capita di non rendersi conto che sul pallone ci arriva una frazione di secondo dopo. Malleoli, tarsi, metatarsi, tibie e rotule degli avversari sono lì in infermeria a testimoniarlo.
La kermesse calciottara 2017 è quasi finita, prima di chiudere ringrazio come sempre, e come sempre con rinnovata stima ed affetto, coloro che mi affiancano settimanalmente nei commenti, nell'aggiornamento dei dati e delle statistiche. Ringrazio tutti coloro che sono arrivati a leggere fin qui e che continueranno a seguirci in futuro e tutti i calciottari che danno vita ogni anno a queste righe, ma soprattutto danno vita ad un giovedì pallonaro da passare insieme con competizione ed agonismo, ma sempre con goliardia ed ironia e mai con inutili sensi di rivalsa.
Un esempio su tutti? Il nostro Kaiser Giovanni Di Candilo, che ho tenuto per ultimo oltre che per celebrarne le 600 presenze, anche, e soprattutto, perchè è stato votato “Rivelazione dell'anno” molto probabilmente grazie a quei due gol pesantissimi nel finale di stagione che di fatto hanno consegnato il titolo della punti a Ionut, togliendolo all'amico di una vita Enrico Gravina, il tutto con profondo rispetto dello spirito del gioco e perchè in campo sempre di un gioco stiamo parlando. L'amicizia che ci lega va ben oltre le recinzioni, ben oltre gli spogliatoi, essa arriva fino ai Caimani dove, oltre ai palloni persi, ci trovate anche Marcello Bufalino che, dopo un anno a far loro la guardia, scalpita per tornare protagonista ed addentare quel benedetto pallone che tanto amiamo.
by la redazione [SM=g8154]
In allegato l'ultimo Pagellone 2017
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