Un anno di Pagellone. Resoconto della stagione calciottara 2014

Era il 2006 quando Riddley Scott dirigeva Russel Crow nella parte di un cinico uomo d'affari per il quale “vincere non è tutto: è l'unica cosa”, ma che poi, nel corso della storia, comprenderà che i valori nella vita sono ben altri. Un finale che vorrebbe essere sempre lo spirito di fondo del Latini's Grùp, anche se qualche volta ce lo dimentichiamo, per un titolo che meglio non poteva rappresentare questa stagione appena trascorsa. Un lietmotiv scandito ogni settimana dal nostro enologo di fiducia Enrico Bucci, che ci ha accompagnato ogni giovedì alla scoperta di vini e calciottari buoni da bere e da giocare. Con lui l'altro Enrico (Gravina) ha scandito le tappe della corsa nelle varie graduatorie con uno spirito sempre giocoso e goliardico così come deve essere. A loro il mio primo personale ringraziamento per questa fattiva collaborazione e con loro anche il buon Marcello Bufalino che si è adoperato per l'aggiornamento di altre graduatorie. Grazie anche per quei (forse un po' pochi) giornalottari occasionali che si sono cimentati nel resoconto settimanale delle nostre gesta.
“Un ottima annata” dicevamo sia per quantità che per qualità.
Sono stati 86 i calciottari scesi in campo, così come fu solo due anni fa e mai più, con ben 26 esordi assoluti, ma la cosa importante è che abbiamo ritrovato una qualità che forse avevamo smarrito, sia tra le new entry che tra alcuni graditi ritorni ma anche in quello zoccolo duro sempre traino di questo bel carrozzone pallonaro del giovedì. Tante meteore quindi che qui ringraziamo per quel “18 lista completa” raggiunto tutte le settimane, di queste alcune sono riuscite anche a graffiare la nostra memoria cominciando da Claudio Rosato, best-performance nonché “saracinesca” per una notte che rendono merito ad uno dei migliori portieri mai visti al campo 5, il balneare Massimo Roscini, migliore media del mese di agosto, bel mix di tecnica e qualità. Per entrambi 4 match come Musat capace di andare in gol 12 volte. Bella la prima parte della stagione dove, a proposito qualità, si sono fronteggiati Luke Bennet e Marco Mauro, scesi troppo presto da questo treno. Nel medesimo capitolo di MarcoMauro e Bennet, ovvero “La bella gioventù” entra Claudio Mustone con i suoi 12 gol e soprattutto quel bel 6,409 a cui ha sorprendentemente risposto il fratellino Luca, difensore di prospettiva, con un bel 6,400. Altra new entry che spicca per il numero di reti segnate è Gabriele Giorgi dal rendimento alterno ma, visti i 21 gol messi a segno in 10 partite ne potrebbero fare l'antagonista n. 1 al superbomber per la prossima stagione. Tra i nuovi acquisti più presenti merita una citazione Pietro Toscani e il suo finale in crescendo, anche se quel “Chi è quel Signore che giocava a destra?” riferendosi a Bucci lo contraddistinguerà per parecchio tempo.
Da chi ci aspettiamo qualche presenza in più per il prossimo anno sono i vari Mauro Colantuoni, finalmente Senatore, ma ahilui anche Totti-man 2014, Enzino Tassetti improvvisamente eclissato con l'affacciarsi della primavera, Emanuele Tertulliani con presenze ad intermittenza ma sempre dal discreto rendimento, Massimo Buscema che pare aver sistemato il suo ginocchio dolente, Marco Orgiu, che ferme restando le sue prestazioni sempre più che sufficienti anche se con qualche dribbling da brivido nella sua area di rigore, archivia la sua stagione per quella capoccia deformata che gli consegna la Copertina dell'Anno, Emiliano Zaccaria e la sua voglia di gol, il collega Luigi Rotella che, a differenza di molti, il matrimonio ha rigenerato e sempre dal mondo lavoro “Roscini” ecco invece Matteo Mariani per lui qualche presenza in più che lo porta alla soglia della fascia gialla, che, a parte alcuni passaggi a vuoto, ha messo in mostra un bel talento come tessitore del centrocampo tanto da essere votato come miglior centrale nel Top8 2014 che si compone anche di altri due elementi presenti in fascia celeste, due graditi cavalli di ritorno che hanno portato altra qualità nelle tenzoni del giovedì sera: Antonio Binutti (miglior terzino sinistro) e Giorgio Farina (miglior jolly), due tutto fare che mettono sempre al primo posto il collettivo al singolo. Altro bel ritorno è quello di Gianluca Cianfoni che ha faticato un po' più degli altri due sopra citati a mettere in mostra le sue indiscusse qualità tecniche. Belle presenze sono stati anche gli spot di Ivano Farinola e David Sainsbury due che in campo sanno come farsi sentire. Sempre in fascia celeste avviene il cambio di testimone del miglior esordiente. Lo scorso anno fu Alin Hrubraru, da quest'anno centrocampista e non più (ahinoi) portiere, che non è riuscito ad essere esplosivo come lo scorso anno anche per via di qualche infortunio che lo hanno limitato su performance e presenze. Quest'anno l'esordio più gradito è stato quello di Gerardo Paolillo, un libero davvero di spessore in grado di bagnare le polveri anche al nostro SuperBomber, 6,763 la sua impressionante media voto. Chiudiamo la fascia celeste con uno dei decani del Latini's Grùp: Mauro Tonnicchi. Per lui 10 presenze condite da 3 gol e un bel 6,040 di media voto. Ultima apparizione il 4 settembre, che sia lui uno dei cavalli di ritorno della prossima stagione?
Passa forse un po' sottotraccia ma in realtà c'è stato anche un altro “giovane” ritorno dal passato che si è andato ad insediare al 15° posto (6,073) della fascia gialla: Matteo Grimaldi, eh già! Forse non sapete che nonostante la giovane età fece la sua prima apparizione proprio agli albori della nostra storia nel 2002, poi presenze random fino al 2006 dove sparì per poi ricomparire quest'anno nelle vesti di un bel terzino coriaceo e mai domo. In fascia gialla anche un esordio assoluto: Valentin Hrubraru che vista la posizione raggiunta (7°), vista la media voto (6,300) e i gol segnati (13), possiamo dire di lui: proprio un bell'acquisto. Si pone tra l'altro davanti ai suoi amici connazionali, ormai nostri fedeli calciottari (36 presenze), Lucian Tutu (6,286) e Mihai Pulbere (6,272). Bella stagione per entrambi anche se leggermente inferiore a quella passata, ma ciò non gli ha tolto la maglia da titolari nel Top8 2014, a loro abbiamo assegnato la catena di destra garantendo la protezione di Mihai dietro, che non disdegna la fase offensiva visti i 30 gol segnati ed il terzo posto nell'EQ e gol+assist a Lucian, 3° capocannoniere 49 gol e miglior assist-man dell'anno: Felicitàri (che in rumeno vuol dire “Complimenti”).
Subito dietro il trio-steaua ecco Sergio Mauro (da quest'anno Pro-Console) con le sue scarne 16 presenze, 11 gol ed un 6,241 di media voto figlio alti e bassi di performance più umorali che atletiche. Se abbiamo parlato di cavalli di ritorno lui possiamo definirlo un cavallo di andata visto che dal 31 luglio non s'è più visto. Cause invece di forza maggiore non hanno dato la possibilità di portare a termine la stagione, e la corsa alla punti, a Max Borghese, per lui podio nel Pippero essendo, di pochi millesimi, il primo sotto la sufficienza (5,997). Subito sopra Claudio Budelli (6,021), che ormai sappiamo assente d'estate, autore di gol (16) di ottima fattura. Ma chi ci ha sorpreso con i suoi gol di rara bellezza è stato Marco Gilardoni, secondo classificato di questa graduatoria di perle. Rendimento molto altalenante che vanno dalle 6 volte perggiore in campo al terzo miglior voto (7,500) della stagione, magari giocando in difesa dove il popolo calciottaro lo vede meglio. Ci sono altri due terzini futuribili di prospettiva, ora attaccanti/centrocampisti che quelle volte che sono stati impiegati in retrovia hanno ben figurato, entrambi a sinistra: Marco Marchiori (6,119) e Sandro Di Giovanni (6,313). Per il primo 23 gol e solita spina del fianco, il secondo meno gol del solito (19) ma sicuramente più lune bianche che nere tanto che si guadagna un onorevole 6° posto nel Pagellone... insomma due bei terzini sinistri... l'Imperatore è avvisato.
Altro omo de fascia omo de sostanza è stato senza dubbio Marcello Bufalino (6,188), un bel punto di riferimento sempre lì a sinistra che ha finito la stagione davvero in crescendo con una ritrovata facilità a saltare l'uomo. Ma a sinistra il prescelto per il Top8 è Marco Roscini, laterale atipico in quanto non va sul fondo e crossa ma predilige un certo galleggiamento tra linee con inserimento che lo hanno portato a stabilire il suo record di gol stagionali (50), secondo cannoniere del torneo e primo nell'equobomber, il tutto col solito rendimento (6,439). Parlando di gol è inevitabile scivolare su “the man of the year” Enrico Gravina, l'uomo dei record. Dopo due anni torna a sforare i cento gol (144) e lo fa stracciando i 10 anni precedenti fermandosi a 6 gol dal suo record personale (151) nel 2003. Poi che dire: classifica a punti, gol più belli, fedeltà, qd e chi più ne ha più ne metta, io ci metto un onorevole terzo posto nella media voto (6,449!) a soli 3 millesimi dal secondo, Marco Donnini a cui riesce il sorpasso per la medaglia d'argento proprio all'ultima giornata. Marco ha rappresentato sicuramente una delle più belle rivelazioni della stagione con prestazioni dove le sue parate sono state, oltre che belle a vedersi, anche e soprattutto determinanti visto che risulta il giocatore più vincente. In flessione invece il suo “unico” collega Augusto Giannuzzi, the best della scorsa stagione che, dopo un inizio promettente, non è riuscito a ripetersi (6,176), anche perchè dopo la strepitosa scorsa stagione le aspettative sono ovviamente aumentate. Ho parlato di “unico” in quanto quest'anno Marco ed Augusto sono stati gli unici due portiere ad andare in doppia cifra come presenze, si pensi che Bucci è il terzo portiere con più presente. Comunque il cambio in porta nel tabellino risulta essere presente solo quattro volte in quanto, a parte i tre portieri suddetti, tra i pali sono stati in 17 ad avvicendarsi, e pure questo è un record. Allora viriamo decisamente sul fondo del Pagellone dove diamo l'onore delle armi proprio ad Enrico Bucci per essersi immolato dieci volte tra i pali dove probabilmente ha ottenuto il miglior rendimento, già perchè i numeri sono impietosi rispetto alla sua stagione... Pippero (5,887), più volte peggiore in campo, giocatore più perdente e addirittura peggior mister... lui, il re dell'acchitto! Ma dopo esser stato sulla cresta dell'onda per vari anni un anno sabatico possiamo anche concederglielo. Chi invece deve incorniciare la sua stagione è Elmore Renzoni (6,384), probabilmente uno dei calciottari più contesi quando si preparano le formazioni: duttile e geometrico anche se è come libero ha dato il meglio di sé tanto da rientrare nel Top8. Davvero una bella scoperta. Resta invece una realtà consolidata quella di Corrado Piccione che per la quarta volta si aggiudica il premio come miglior calciatore (6,547). Davvero un peccato che la sua stagione si sia interrotta a giugno, nei sei mesi precedenti aveva dimostrato di essere sempre sul pezzo e di essere sempre un bel fulcro di gioco. Il suo ritorno in campo vogliamo che sia il regalo che Corrado dovrà impegnarsi a fare al Latini's Grùp! L'ultimo paragrafo di questa maratona calciottara non può che andare al primo di tutti noi: Giovanni Di Candilo, l'Imperatore. 500 presenze è davvero tanta roba che Giovanni ha saputo onorare con una stagione di alto profilo (6,115), divenendo una di quelle certezze che danno sicurezza ad un reparto, oltre ad essere sempre un esempio di correttezza, sana goliardia e serietà. E' lui il calice con il quale brindo alla bella stagione appena trascorsa ma non vedo l'ora di gustarmi il novello 2015, chissà se su un altro “vitigno”... e voi? Siete pronti ad ubriacarvi di calci8?
Sempre vostro porcing