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Un anno di Pagellone 2018. Eccol il resoconto finale della 17a stagione del Latini's Grùp

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2019 00:55
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09/01/2019 00:52

8 gennaio 2018
[Modificato da TG8 09/01/2019 00:55]
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09/01/2019 00:54

Un anno a tutta birra
Longarina 2018, by Kaiser Marco Roscini [SM=g8165]

E' stata un'annata che è davvero volata via intensa e veloce, a tutta birra appunto. Sembra ieri che, occasionalmente in porta, subivo il primo gol della stagione da Igor Dabija e sempre ieri che festeggiavo le 600 presenze o che Doru Rusu, uno dei protagonisti assoluti della stagione, siglava il gol n. 10000 senza Gravina in campo per un ginocchio capriccioso, lui che di gol ne ha fatti più di mille. E sembrano passate solo poche ore da quando Liviu Trifan non riusciva ad andare a meta nella classifica a punti fallendo ben 4 match point. E forse siamo andati a tutta birra anche per via dei ritmi altissimi a cui ha sottoposto il campo 5 la forte presenza fisica dei ragazzi rumeni, specialmente nella prima metà della stagione. Partite senza un attimo di tregua, vive fino all'ultimo minuto, anche se a volte dal destino già segnato prima di cominciare. Poi, dopo l'estate, è arrivata la schiuma morbida che finisce di riempire il boccale con esordi che non si sono rivelati solo meteore estive, ma ormai stelle ben incastonate nel firmamento del Latini's Grùp da dove Gianluca ci tiene sempre d'occhio. E sicuramente non gli sarà sfuggito il record di presenze di sempre: ben 99 calciottari hanno preso parte a questa stagione, di cui 43 esordi assoluti. E' chiaro che questa variegata promiscuità di vecchie e nuove leve abbia generato qualche partita fortemente squilibrata. Ci sta. In 48 partite ci sta, specialmente se lo zoccolo duro della fascia gialla è il più basso di sempre: solo 14 superfedeli. Mentre sono ben 59 i calciottari che non hanno superato le 5 presenze. Come sempre a loro va il nostro ringraziamento per averci permesso di dichiarare: lista completa. Ma tra queste sporadiche apparizioni qualcuna proprio meteora non è, ma solo un arrivederci non appena ossa e muscoli saranno tornati tonici oppure i turni di lavoro permettano qualche partita in più. Parliamo di Marco Gilardoni, Marcello Bufalino, Massimo Buscema, Alin Hrubaru, Sandro Di Giovanni, Marco Donnini e relativo nipote Claudio Mustone. Poche presenze più avanti stessa musica... acciacchi e lavoro ci hanno fatto solo assaggiare le bombe di Igor Dabija, l'intelligenza tattica di Giorgio Farina, il senso della posizione di Elmore Renzoni, i riflessi di Andrea Iacocagni e Ionut Hrubaru ma soprattutto la fame di gol di Enrico Gravina, personalmente la perdita più sentita, compagno di questo viaggio da 17 anni a questa parte. Non me ne vogliano gli altri, capitemi, 17 anni non sono uno scherzo… Solo 11 presenze per il Superbomber condite da due gol tondi tondi a partita, dopo di che il ginocchio ha scricchiolato di brutto. Sarebbe stato un bel duello tutto da gustare quello con Ramos. Spero che ci sia la possibilità, anche sporadica e miracolosa di battergli il cinque dopo un assist o affrontarlo sapendo già la finta a rientrare che farà. Daje SuperBomber nonché compagno di merende in redazione, punteros.
Apro una piccola parentesi per ringraziare anche gli anonimi che quest'anno mi hanno dato una mano con le pagelle... finalmente un punto di vista diverso dal mio.
Come accennato questo 2018 ci ha portato tante facce nuove, e qualche vecchio amico... anzi qualche vecchia gloria, vero Binutti e Cianfoni? Ed ecco allora Cristian Pacella che si è fermato dopo l'esordio con poker, Giuseppe Giannuzzi ed Andrea Petrella, due belle teste pensanti in campo e fuori, Florian Vulpe che dopo qualche partita in campo si è scoperto essere un bel portierino sul quale investire per il futuro, Lorenzo Favato centravanti acerbo ma con enormi potenzialità, Titi Tatian raffinato rifinitore (un assist a partita), Emanuele Maugeri cavallo pazzo della corsia esterna destra, Marius Popescu buon battitore sottoporta ma di poco movimento, insomma il Pruzzo dei nostri tempi. Ed infine i tre che hanno sfiorato la fascia gialla: Davide Ciolli fortemente dinamico ma a volte troppo irruento, Dario Pintore ottimi piedi e buon cecchino visti i suoi 39 gol e Ivano Dioguardi che corre, incespica, si marca da solo ma bisogna dargli atto che in campo dà sempre il 110%... per una sola presenza non è rientrato in fascia gialla quella che gli sarebbe valsa il Pippero 2018. Se lo è aggiudicato invece il Kaiser Giovanni Di Candilo con una media di 5,926... con un' ottantina di centesimi in più quest'anno non lo avremmo assegnato. Uno che ha la media del 6, pure se in fondo alla fascia gialla, non può prendersi il Pippero. Chissà forse il Kaiser ha pagato il fatto che per la prima volta in carriera non ha timbrato il cartellino del gol. Eppure la sua presenza in campo ha sempre dato stabilità e certezza su quella fascia sinistra.
Qualche presenza in più è sarebbe toccato pure a Pietro Toscani (5,838), se il lavoro glielo permetterà la nostra “Molla a bovolo” potrebbe essere un protagonista del 2019 in tal senso. Tra gli esordienti l'unico approdato in fascia gialla è stato Josè Ramos che ha viaggiato sempre al comando della cannonieri e nei quartieri alti della media voto grazie anche a delle performance in porta degne del miglior Peruzzi. Media voto altissima, ma relegato in fascia celeste, è quella di Giuliano Sanna che, pur non essendo un vincente, ci ha deliziato con colpi balistici di alta scuola: due gol in rovesciata e uno da centrocampo che per me rimane una delle cose più belle mai viste sul campo 5. Giusto quindi che sia lui la “Copertina del Calci8 2018”. Riepilogando Pintore, Ramos, Sanna, Favato... insomma dopo la tirannia Gravina ci apprestiamo a vivere la democrazia del gol per la cannonieri. Tra coloro che non sono rientrati in fascia gialla per poche presenze annoveriamo i calciottari che strappano le partite, ovvero quelli che, se in giornata, diventano determinanti come Lucian Tutu, Valentin Hrubaru e Gabriele Giorgi, laziale doc e quindi non a caso Premio Totti 2018. Mentre ci sono i costanti ed affidabili come Marco Orgiu, Razvan Moldovan, bel tipetto, e soprattutto Alin Birladeanu.. altre tre sole presenze ed avrebbe alzato al cielo il nostro Pallone d'oro come miglior giocatore. Alin in difesa è stato una vera garanzia.
E siamo così approdati in fascia gialla, quella dei magnifici 14. Detto dei gol di Ramos e del Pippero di Di Candilo, c'è da dire che gli altri 12, con i loro pregi e difetti sono andati tutto oltre il 6. Da Max Borghese fermato dal menisco sul più bello, proprio quando non si incartava più in dribbling inutili, a Claudio Budelli meno cecchino degli anni scorsi ma sempre con una buona visione di gioco e solito stop estivo. Tanti poi i difensori arcigni come Petru Beres che ha finito in crescendo nonostante il titulo di “gatto nero”, Sorin Mistreanu difensore col vizio del gol (37 in 39 partite), Rocco Schiavone con le sue uscite dalla difesa palla al piede col brivido, Mihai Pulbere che resiste per un tempo in difesa e poi si scatena a centrocampo, Enrico Bucci, vecchio lupo di mare che sa sempre come navigare anche con la tempesta. In fascia gialla sono presenti anche due portieri, anzi due bravi portieri: Timotei Mormeci, agile come un gatto tra i pali, ma anche sgusciante come una volpe in attacco, quando si dice un giocatore “universale” (5° classificato); e poi Marius Stancu che ha dato una vera e propria impennata alla sua carriera da portiere: il migliore del ruolo e che per soli 9 millesimi non si è aggiudicato anche il nostro Pallone d'Oro che è meritatamente andato a Doru Rusu, egregio, puntuale e silenzioso difensore ma le sue discese travolgenti si sono fatte sentire eccome a suon di gol. Fermo restando qualche broncio da limare, come capire che tutti si può sbagliare e che se eravamo campioni non avremmo pagato per giocare (cosa che dobbiamo sempre tenere a mente tutti!), è Doru Rusu “the man of the year”: miglior giocatore e più presente della stagione 2018, stra-vincitore e recordman dell'equobomber, realizzatore del gol numero 10000 della Storia del Latini's Grùp. Insomma una stagione da incorniciare, che stava per essere perfetta all'ultima giornata quando è arrivato a tanto così dal vincere anche la Classifica a punti che invece se l'è aggiudicata Liviu Trifan, il nostro trifolletto tutto pepe su e giù sulla fascia condita di 24 gol, ma i due più importanti sono arrivati negli ultimi 10' della 48a ed ultima giornata, quelli con i quali si è preso il Trofeo dei Trofei, che negli ultimi due mesi sfiorava, toccava ma non riusciva a catturare. Ma poi il lieto fine è arrivato, a fatica, ma forse per questo più bello.
Infine ci sono io, il Kaiser II, che nonostante i 50 anni ormai all'orizzonte finisco sul podio della media voto (6,489 terzo) risultando anche il miglior mister ed il vostro faro illuminante. Ed io non posso che ringraziarvi di avermi regalato un'altra bella stagione e l'illusione, in mezzo a tanta birra, di farmi sentire un buon vino che invecchiando migliora.
Lunghi giorni e piacevoli notti [SM=g8144]
by marco roscini alias il porcing [SM=g8165]
Ed in allegato l'ultimo Pagellone della stagione
[Modificato da TG8 09/01/2019 00:55]
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