Un anno di Pagellone 2023

… nonostante tutto, l'anno della resistenza

Longarina 31/12/23 by la redazione

Dopo il rinascimento dello scorso anno, che vide un rifiorire di nuovi acquisti ed adesioni, il 2023, dopo un iniziale exploit sulla scia della passata stagione, ha dovuto fare i conti con una epidemia di infortuni che ha costellato e caratterizzato il percorso delle 49 giornate della 21a stagione del Latini's Grùp, culminata col Covid, tanto per non farci mancare nulla, che ha colpito Enrico Bucci impedendogli di giocarsi l'ultima carta del mazzo per la punti.
Quest'anno in 76 hanno preso parte alla kermesse calciottara del campo 6 (e non solo) con ben 24 esordi assoluti di cui, almeno una decina sono entrati a far parte della banda in pianta stabile. A proposito del “campo 6”, vogliamo dire che a metterci il bastone tra le ruote c'è stata pure la bega familiare Totti-Ilary che ha fatto migrare i calciottari in quel dell'Ostiantica per 3 o 4 partite? Ma come detto la vera Resistenza il calci8 del giovedì, per non interrompersi mai, anche ad agosto, l'ha dovuta intraprendere contro la malasorte degli infortuni.
Partiamo dai due crociati nella stessa partita di Dario Pintore e Davide Ciolli, dall'alluce fratturato di Luigi Esaltato, dagli strappi muscolari di Francesco Torri, Alin Birladeanu, Giuseppe Semeraro e Stefan Munteanu, il tallone fallato di Max Borghese, le caviglie ruotate di Doru Rusu e Alessandro Sinno, l'operazione di Daniel Bucur, i traumi a dita e gomiti di Florian Vulpe e al ginocchio ballerino di Mihai Pulbere che li hanno fatti alternare tra porta e campo, la pubalgia di Beddoni e sicuramente qualcuno altro che sto dimenticando. Eppure, nonostante tutto, abbiamo disputato tutte le 49 partite disponibili. Qualcuna senza cambi, altre col cambio in porta ed altre con calciottari esclusi che si sono resi disponibili a giocare tutta la partita in porta. Un ringraziamento va a loro, come a tutte quelle meteore che anche solo per un match hanno consentito questa incredibile continuità che sono sicuro pochi gruppi amatoriali in Italia sono in grado di garantire. Dei trenta calciottari con una e due presenze, a nome di tutti, ne cito tre: Enrico Gravina, in grado di segnare tre gol in una partita, segno che il lupo perde il pelo ma non il vizio; Alessandro Magi, anche a nome di tutti gli altri portieri-meteore, perchè alla fine un vero portiere fa sempre la differenza. Infine Fulvio Cecchetti, un quasi esordiente che ha ottenuto il miglior voto della stagione: 7,700... chissà il futuro calci8 2.0?
Poche partite anche per alcuni potenziali calciottari da “pallone d'oro” del gruppo per le loro qualità tecniche come Novac, Toska,, Vanny, Caprioli tra i pali e Sinno sia in fascia che tra i pali (fortissimo!) e per chi il titolo di “migliore” lo deteneva, ovvero Mormeci. A proposito di detentori troppo presto si è arreso Cardatore, che dei goleador lo scorso anno era stato il migliore. Come Michele anche Vladu, calciottaro dal forte senso del gol, disputa sempre poche partite per competere per i trofei. Credo invece che con un po' di costanza uno che sa far gol sia l'esordiente Filomena, vedremo. Anche la vecchia guardia ha fatto la sua bella figura con Renzoni, Orgiu, Mistreanu, Marchiori e Beres che all'ultima giornata ha raggiunto il titolo di Senatore. Il rinascimento del calci8 dello scorso hanno ci ha fatto conoscere meglio Marrese, Scuderi, Ettori, Serban, Esaltato. Mentre si sono fermati ad un passo dal rientrare in fascia gialla, Danko, Cherubini e il miglior esordiente Giuseppe Semeraro. Spero tutti e tre siano ancor più protagonisti il prossimo anno. Con enorme dispiacere invece resta impigliato in fascia celeste Max Borghese anche per lui ci auguriamo un pronto e tenace ritorno al campo e alla fascia gialla per riprendersi magari il titolo della punti che quest'anno non è riuscito a difendere.
Fascia gialla più ampia quest'anno nonostante alcuni già su citati abbiano patito infortuni di varia gravità, ma ora sono qui a citarli per la crescita, leggi Francesco Torri,
la bellezza dei movimenti sotto porta, leggi Dario Pintore,
le sue “trivele” sul pallone, ma anche su qualche caviglia, leggi Davide Ciolli,
la potenza del tiro, ma anche le imbucate per i compagni, leggi Doru Rusu (miglior assist-man),
la diligenza tattica, leggi Walter Beddoni,
l'attaccamento a questo gruppo, leggi Mihai Pulbere in porta e in campo.
Chi in porta invece ha dato il suo contributo, nonostante qualche acciaccio è il solito Florian Vulpe, ancora una volta risultato il migliore tra i pali.
Il resto della fascia gialla si divide poi in quattro categorie:
quelli cresciuti, è qui mi fa tanto piacere citare Pietro Toscani (rivelazione dell'anno) per la concretezza della sua fase difensiva;
Ivano Dioguardi, omo de fascia con molti assist anche se un po' troppo lamenoso, è vero che anche quest'anno ha lottato per il “Pippero” fino alla fine, ma comincia ad essere un osso duro da marcare;
Stefan Munteanu, terzo nella media-voto e sempre utile alla causa capace di ricoprire più ruoli;
chiudendo con Daniel Bucur, la cui presenza finalmente costante (43 presenze), gli ha permesso di trovare continuità di prestazioni (secondo nella media-voto) e soprattutto di gol (102 capocannoniere) oltre che ha vincere l'ambita Classifica a punti nel rush finale con Bucci.
Poi ci sono i calanti dove registriamo la stagione di Alin Birladeanu, meno muro delle annate precedenti,
Gabriel Manole, il “potrebbe fare di più” del gruppo,
Claudio Budelli meno incisivo in fase realizzativa che ci aveva abituato alla doppia cifra.
Ed ecco poi gli alternanti, ovvero i calciottari in grado di sfoderare prestazioni top e flop da un giovedì all'altro,
in primis il contendente della punti Enrico Bucci a volte “imballato” dal padel e leggendarie storie di sesso, a volte terzino sprint, goleador ed assist-man;
Davide Grasso a volte fuori dal gioco e spaesato, a volte dentro ed incisivo, 35 gol in 28 partite non sono pochi, oltre ad essere una certezza in porta;
e poi c'è Bruno Artip... il cui rendimento, a volte muro a volte crepa, è inversamente proporzionale alla “benzina” che ha in corpo prima del match... a buon intenditore...
Chiudiamo, anzi non proprio, con i costanti, ovvero quelli che sai che quello che possono darti durante la partita e quello ti danno,
come Marcello Bufalino, sempre più ben ritagliato nel vestito di terzino, che bene lo indossa;
Marco Roscini per il senso tattico con il quale sopperisce all'età che avanza;
Giovanni Di Candilo che garantisce il suo forte senso della posizione anche se qualche volta ha patito la velocità delle nuove leve... la sua maggior costanza? Per il terzo anno consecutivo finisce senza segnare gol.
Chiudo con una costante di eleganza e raffinatezza nel tocco di palla che non ha eguali, una visione di gioco illuminante ed anche una ottima capacità di far gol ed assist: sto parlando di Razvan Moldovan, il miglior giocatore del 2023 con la strabiliante media-voto di 6,900! La migliore di sempre .
… e il Pippero? Già il Pippero... per chi scrive è stata un'autentica sorpresa perchè entrato in graduatoria proprio nelle ultimissime giornate, un esordiente assoluto, un calciottaro che nella stessa partita è capace di mettere insieme le quattro categorie sopra citate nel seguente ordine; costanza, crescita, alternanza e calo... uno capace di spararsi prima della partita un panino con cotoletta impanata... insomma a stupirci, farci arrabbiare, e perchè no, anche a deliziarci con belle giocate, il Pippero 2023 è Christian Pescosolido!

Arrivederci all'anno prossimo, a quello che sarà probabilmente l'ultimo resoconto di questa nostra storia di uomini e calcio che portiamo avanti da più di vent'anni, sotto lo sguardo di chi il nome e vita ha dato a questo gruppo, Gianluca Latini, e che a maggio del 2024, incrociando le dita, raggiungerà e chiuderà la storia con la partita numero 1000.
Poi, insieme decideremo come far nascere la nuova storia del Calci8 del Giovedì.
by la redazione

Lunghi giorni e piacevoli notti
Pagellone allegato